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Non possiamo far finta che il tipo di agricoltura dalla quale provengono gli alimenti che mettiamo in tavola sia ininfluente, trascurabile,

un argomento secondario.

L'agricoltura convenzionale, dipendente dalla chimica e dall'aggressione del suolo non può andarci bene.

Neanche quella del piccolo produttore, se basata sugli stessi "miti" e sulla stessa ignoranza.

Un'agricoltura che dipenda dal letame, un'agricoltura che ignori le minuscole persone non umane che abitano il suolo, un'agricoltura che ignori l'acqua, i fiumi, le Farfalle, i Ragni, le Lumache, non può andarci bene.

La lotta all'antropocentrismo, alla misoteria, allo specismo passano anche da qui.

Ecco allora alcune piste di teoria e inevitabilmente, di pratica:

 

http://www.terranuovalibri.it/libro/dettaglio/emilia-hazelip/agricoltura-sinergica-9788866810407-218966.html

 

http://www.sonda.it/Catalogo/Libri/17-515/Il-libro-della-permacultura-vegan/

 

http://www.macrolibrarsi.it/libri/__fattoria_biologica.php

 

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